Organo collegiale

Collegio dei Docenti

Elenco delle delibere dal 2019

Cosa fa

COMPOSIZIONE

Il Collegio dei docenti è composto dal personale docente di ruolo, dai supplenti, limitatamente alla durata della supplenza, nonché dai docenti di sostegno che assumono la contitolarità delle sezioni o delle classi in cui operano in servizio nella singola autonomia scolastica.  È presieduto dal dirigente scolastico.  Nell’adottare le proprie deliberazioni il Collegio dei docenti tiene conto delle eventuali proposte e pareri dei consigli di intersezione, di interclasse o di classe. 

 

ARTICOLAZIONE

Il Collegio docenti può articolarsi nei cosiddetti “dipartimenti disciplinari” o “commissioni” per ogni materia o per materie affini o per ogni area disciplinare, preposti per prendere decisioni comuni su determinati aspetti importanti della didattica (es. concordare scelte comuni in relazione alle attività didattico-metodologico o all’individuazioni di linee comuni dei piani di lavoro individuali sempre nel rispetto della libertà di insegnamento). 

 

COMPETENZE

Il Collegio dei docenti:

✓ ha potere deliberante in materia di funzionamento didattico dell’istituto. In particolare, cura la programmazione dell’azione educativa anche al fine di adeguare, nell’ambito degli ordinamenti della scuola stabiliti dallo Stato, i programmi di insegnamento alle specifiche esigenze ambientali e di favorire il coordinamento interdisciplinare. Esso esercita tale potere nel rispetto della libertà di insegnamento garantita a ciascun docente;  

✓ formula proposte al dirigente scolastico per la formazione, la composizione delle classi e l’assegnazione ad esse dei docenti, per la formulazione dell’orario delle lezioni e per lo svolgimento delle altre attività scolastiche, tenuto conto dei criteri generali indicati dal consiglio di istituto;  

✓ delibera, ai fini della valutazione degli alunni e unitamente per tutte le classi, la suddivisione dell’anno scolastico in due o tre periodi;  

✓ valuta periodicamente l’andamento complessivo dell’azione didattica per verificarne l’efficacia in rapporto agli orientamenti e agli obiettivi programmati, proponendo, ove necessario, opportune misure per il miglioramento dell’attività scolastica;  

✓ provvede all’adozione dei libri di testo, sentiti i consigli di classe e, nei limiti delle disponibilità finanziarie indicate dal consiglio di istituto, alla scelta dei sussidi didattici;  

✓ adotta o promuove nell’ambito delle proprie competenze iniziative di sperimentazione come ricerca e realizzazione di innovazioni sul piano metodologico-didattico; come ricerca e realizzazione di innovazioni degli ordinamenti e delle strutture esistenti;  

✓ promuove iniziative di aggiornamento dei docenti dell’istituto;  

✓ elegge i suoi rappresentanti nel consiglio di circolo o di istituto;  

✓ elegge al suo interno i docenti che fanno parte del comitato per la valutazione del servizio del personale docente;  

✓ programma ed attua le iniziative per il sostegno degli alunni portatori di handicap;  

✓ nelle scuole con alunni in età d’obbligo che accolgono alunni figli di lavoratori stranieri residenti in Italia e di lavoratori italiani emigrati adotta le iniziative previste sulla scolarità dei cittadini stranieri (artt. 115 e 116 del Testo Unico);  

✓ esamina, allo scopo di individuare i mezzi per ogni possibile recupero, i casi di scarso profitto o di irregolare comportamento degli alunni, su iniziativa dei docenti della rispettiva classe e sentiti gli specialisti che operano in modo continuativo nella scuola con compiti medico, socio-psico-pedagogici e di orientamento;  

✓ esprime al dirigente scolastico parere in ordine alla sospensione dal servizio e alla sospensione cautelare del personale docente quando ricorrano ragioni di particolare urgenza (articoli 468 e 506 del Testo Unico);  

✓ esprime parere, per gli aspetti didattici, in ordine alle iniziative dirette alla educazione della salute e alla prevenzione delle tossicodipendenze (articolo 106 del Testo Unico approvato con decreto del Presidente della Repubblica 9 ottobre 1990 n. 309);

✓ si pronuncia su ogni altro argomento attribuito dal Testo Unico, dalle leggi e dai regolamenti, alla sua competenza.

 Inoltre, al Collegio docenti compete:  

✓ l’elaborazione del Piano Triennale dell’Offerta Formativa o PTOF;

✓ la proposta al consiglio di istituto del calendario scolastico e delle modalità di comunicazione tra scuola e famiglia;  

✓ la scansione temporale ai fini della valutazione degli alunni;

✓ la definizione dei criteri per l’attribuzione del voto di condotta e per l’assegnazione del credito scolastico;

✓ la definizione del numero minimo di prove orali e scritte per singola disciplina, dei tempi e delle modalità per la presentazione di progetti di attività extracurricolari;  

✓ l’approvazione del progetto relativo alle attività di accoglienza delle classi iniziali e dei progetti di attività extracurricolari;  

✓ la definizione, nell’esercizio dell’autonomia organizzativa attribuita alle Istituzioni scolastiche dall’art. 5 del D.P.R. 275/1999, di commissioni, coordinamenti disciplinari o dipartimenti disciplinari;

✓ le innovazioni sperimentali di autonomia relative agli aspetti didattici dell’organizzazione scolastica;

✓ il piano annuale delle attività di aggiornamento e formazione;  

✓ l’approvazione, in relazione agli aspetti didattici, degli accordi con reti di scuole;  

✓ l’esercizio delle competenze in materia elettorale fino alla costituzione del consiglio di istituto;  

✓ l’identificazione e attribuzione di funzioni strumentali al PTOF;  

✓ la designazione dei tutor dei docenti nell’anno di formazione;  

✓ la valutazione dello stato di attuazione dei progetti per le scuole situate nelle zone a rischio;  

✓ la ratifica dei regolamenti dei laboratori e la approvazione di eventuali modifiche;

✓ l’approvazione delle proposte di sospensione e/o sostituzione con altra attività diversa da normale attività didattica.

In particolare, per la scuola della Infanzia:

✓ cura la programmazione dell’azione educativa anche al fine di adeguare gli orientamenti educativi alle specifiche esigenze ambientali e dello sviluppo psicofisico dei bambini;  

✓ provvede alla scelta delle attrezzature e del materiale di gioco;  

✓ adotta iniziative di sperimentazione metodologica – didattica (articolo 277 del Testo Unico);  

✓ adotta iniziative per promuovere l’aggiornamento dei docenti e i rapporti di informazione e di collaborazione con i genitori dei bambini. 

 

Organizzazione e contatti

QUANDO SI RIUNISCE

Le riunioni del Collegio dei docenti devono tenersi in orario extrascolastico. L’organo si riunisce almeno una volta ogni trimestre o quadrimestre e comunque la riunione può essere convocata:

✓ dal dirigente scolastico;  

✓ dal dirigente scolastico quando ne faccia richiesta almeno un terzo dei componenti. 

Il Collegio dei docenti si insedia ad inizio di anno scolastico nel cui ambito si delibera il calendario delle convocazioni ordinarie. Il numero delle riunioni annuali del Collegio dei docenti (e degli altri organi collegiali) viene infatti stabilito nel Piano annuale delle attività dei docenti. Tale piano è predisposto ogni anno dal dirigente prima dell’inizio delle lezioni e deliberato dal Collegio dei docenti nella sua facoltà di autoregolamentazione. Con la stessa procedura il Piano può essere modificato nel corso dell’anno per far fronte ad eventuali nuove esigenze (art. 28/4 CCNL 2006-09). 

Ai sensi dell’art. 29 del CCNL 2006-2009 sono previste attività funzionali fino a 40 ore annue per:  

✓ la partecipazione alle riunioni del Collegio dei docenti, compresa l’attività di programmazione di inizio e fine d’anno;

✓ l’informazione alle famiglie sui risultati degli scrutini e sull’andamento delle attività educative nella scuola materna e nei convitti.  

 

MODALITA' DELLE VOTAZIONI

A ogni delibera deve corrispondere una votazione. Di norma le votazioni avvengono per alzata di mano, ma si potrà procedere anche per appello nominale.

Quando la votazione coinvolge le persone, la votazione avviene con scrutinio segreto.

Di norma non è possibile deliberare su argomenti non previsti nell’Ordine del Giorno.  Il Consiglio di Stato, con decisione 14/07/1970 n.679 ha però precisato che “è legittima la deliberazione di un organo collegiale in ordine ad una materia non specificatamente indicata all’ordine del giorno, allorché risulti per certo che tutti i componenti del Collegio erano preparati per discutere l’argomento e lo hanno discusso, deliberando all’unanimità”.  

Dirigenza scolastica
Organo collegiale

Sedi informative

Il docente che fa parte del Collegio dei docenti ha diritto “tout court” di accesso ai verbali dell’organo collegiale di cui fa parte, in quanto ha un interesse concreto e diretto, oltre che qualificato, a disporre di copia degli atti e dei verbali inerenti all’attività del Collegio stesso, per verifica, approfondimento, memoria dell’iter di formazione della volontà collegiale, senza la necessità di esplicitare una specifica motivazione. 

Servizio

Famiglie e studenti
Personale scolastico

Persona

Dirigente scolastico