Obiettivi

La scuola di oggi deve tenere il passo di una società in continua evoluzione. La realtà si sta modificando e i bambini si trovano a vivere in un ambiente sempre più dinamico e ricco di informazioni. E’ importante quindi che il docente sappia fare leva sulle informazioni di cui ogni bambino è portatore e da queste partire per scoprire, capire e stimolare le capacità del singolo.
Ogni docente deve impostare il proprio modo di approcciarsi all’insegnamento analizzando, in primis, i documenti da seguire, redatti dalla Commissione Europea e dal Ministero dell’Istruzione e dell’Educazione, per poi costruire un percorso di apprendimento significativo. Le nuove indicazioni hanno, quindi, la finalità di riequilibrare gli insegnamenti esistenti dando maggiore centralità al tema della cittadinanza che diviene punto di riferimento di tutte le discipline.

Il contenuto

La scuola dell’infanzia è da considerarsi come la porta attraverso la quale ogni singolo bambino fa il suo ingresso nella società, staccandosi per la prima volta dalla micro-realtà familiare ed entrando in piena regola in una società formata da tanti uguali a lui e nello stesso tempo differenti; una società in cui vigono regole valide per tutti, in cui le persone adulte a cui fare riferimento sono nuove e devono essere in grado di creare un contesto empatico per facilitare la costruzione di rapporti basati sulla fiducia.

È la scuola dell’attenzione e dell’intenzione, del curricolo implicito, che si manifesta nell’organizzazione degli spazi e dei tempi della giornata educativa, e di quello esplicito, che si articola nei campi di esperienza. Questi mettono al centro dell’apprendimento l’operare del bambino, la sua corporeità, le sue azioni, i suoi linguaggi. Nella scuola dell’infanzia non si tratta di organizzare e insegnare precocemente contenuti di conoscenza o linguaggi/abilità, perché i campi di esperienza vanno piuttosto visti come contesti culturali e pratici che amplificano l’esperienza dei bambini grazie al loro incontro con immagini, parole, sottolineature e rilanci promosse dall’intervento dell’insegnante.

Risorse

La valutazione e la verifica sono ormai diventate pratiche abituali anche nella scuola dell’infanzia, perché rappresentano gli aspetti complementari del processo educativo. In genere si parla di verifica a tre livelli:
1. un momento iniziale, volto a delineare un quadro delle capacità con cui si accede alla Scuola dell’Infanzia;
2. momenti interni alle varie sequenze didattiche, che consentono di aggiustare e di individualizzare le proposte educative ed i percorsi di apprendimento a seconda delle risposte dei bambini;
3. bilanci finali per la verifica degli esiti formativi, della qualità dell’attività educativa-didattica, del significato globale dell’esperienza scolastica, dell’evoluzione riscontrata nei comportamenti socioaffettivi dei bambini.

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Nella scuola dell’infanzia le diverse situazioni di apprendimento si snocciolano lungo l’arco di tutto il tempo scuola, dove le occasioni per apprendere attraverso il gioco, la scoperta, la curiosità e l’esplorazione sembrano accidentali, ma in realtà nascondono figure adulte che fungono da registi. La cittadinanza attiva, di cui si devono porre le basi nella scuola dell’infanzia, presuppone alcuni diritti fondamentali che sono alla base della democrazia: autonomia, costruzioni di conoscenze, scambio significativo con gli altri, espressioni di pensieri sentimenti ed emozioni, partecipazione attiva.

Struttura organizzativa

Scuola/Istituto